Publio Sittio

La Numidia in epoca romana

Publius Sittius Nucerinum (Nuceria Alfaterna, ... – Nordafrica, 44 a.C.) è stato un militare e mercenario romano. Ottenne numerose vittorie in Africa del Nord nello schieramento di Giulio Cesare. Dopo la riorganizzazione territoriale di Cesare divenne governatore della Numidia occidentale.

Publio Sittio Nocerino (in italiano scritto anche Publio Sizio), è stato un avventuriero, un finanziere, e capo di un esercito mercenario[1] romano. La sua famiglia, appartenente alla gens Sittia era originaria di Nuceria Alfaterna. Suo padre aveva preso parte a favore dei romani durante la guerra Marsica. Sittio apparteneva all'élite locale della sua città. Stando alla testimonianza di Cicerone (che si vantava di essere un suo amico), era un valente uomo d'affari[2].

Durante le guerre civili tra Cesare e Pompeo, nel 46 a.C.si trasferì in Africa. Qui riuscì, con l'appoggio dei Mauretani, a sconfiggere il re della Numidia occidentale, Massinissa II, impegnato al fianco del cugino Giuba. I Numidi e i pompeiani furono presi tra due fuochi e vennero sconfitti nella battaglia di Tapso. Il re Giuba si suicidò, così come Catone Uticense, capo del partito pompeiano. Cesare riorganizzò i territori africani: il regno della Numidia occidentale viene per metà annesso al regno di Mauretania e per metà assegnato a Sittio (mentre il regno di Numidia orientale divenne invece una nuova provincia: l'Africa Nova).

Le ulteriori vicende belliche durante la lotta dei triumviri Marco Antonio, Ottaviano e Lepido contro i cesaricidi interessarono ancora la provincia. Il principe numida Arabione, figlio dell'ultimo re della Numidia occidentale eliminò Sittio e riconquistò il trono nella primavera del 44 a.C..

  1. ^ In termini moderni, una sorta di capitano di ventura
  2. ^ Cicerone, Pro Sulla oratio, 58.

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